Lesson 17

Dire l'ora richiede lavoro

"Caro! Oh caro! Farò tardi!"
Read by Guy Swann.

Si dice spesso che i bitcoin vengono estratti perché migliaia di computer lavorano sulla risoluzione di problemi matematici molto complessi. Ci sono alcuni problemi da risolvere e, se si calcola la risposta giusta, si “produce” il bitcoin. Anche se questa visione semplificata del mining di bitcoin sembra più semplice da trasmettere, non c’entra il punto fondamentale. I bitcoin non vengono prodotti o creati, e l’intero calvario non riguarda davvero la risoluzione di particolari problemi di matematica. Infine, la matematica non è particolarmente complessa. Cosa è complesso è dire l’ora in un sistema decentralizzato.

Come delineato nel white paper, il sistema proof-of-work (noto anche come mining) è un modo per implementare un server di timestamp distribuito.

Estratti dal white paper. Qualcuno ha detto timechain?

Quando ho imparato per la prima volta come funziona Bitcoin, ho pensato anche che la prof-of-word era inefficiente e dispendiosa. Dopo un po’, ho iniziato a spostare la mia prospettiva sul consumo di energia di Bitcoin. Appare evidente che la proof-of-work è ampiamente fraintesa ancora oggi, nell’anno 10 AB (dopo Bitcoin).

Poiché i problemi da risolvere nella proof-of-work sono inventati, molte persone sembrano credere che sia un lavoro inutile. Se il focus è puramente sul calcolo, questa è una conclusione comprensibile. Ma Bitcoin non riguarda il calcolo. Si tratta di trovare un accordo in maniera totalmente indipendente sull’ordine delle cose.

La prova di lavoro è un sistema in cui tutti possono convalidare ciò che è accaduto e sull’ordine con cui i vari eventi si sono verificati. Questa convalida indipendente è ciò che conduce al consenso, un accordo individuale tra più parti su chi possiede che cosa.

In un ambiente radicalmente decentralizzato, non possiamo permetterci il lusso di un tempo assoluto. Qualsiasi orologio introdurrebbe una terza parte fidata, come punto centrale del sistema su cui fare affidamento e che può essere attaccato. “La cronologia è il problema principale”, come sottolinea Grisha Trubetskoy. E Satoshi ha risolto brillantemente questo problema implementando un orologio decentralizzato tramite una blockchain basata proof-of-work. Tutti sono d’accordo in anticipo che la catena con il maggiore lavoro svolto cumulato è la fonte di verità. Essa rappresenta per definizione ciò che è realmente accaduto. Questo accordo è quello che ora è noto come consenso Nakamoto.

“La rete certifica temporalmente le transazioni eseguendone un hash all’interno di una catena in continuo corso di formazione che serve come prova della sequenza degli eventi testimoniati.” Satoshi Nakamoto

Senza un modo condiviso per leggere l’ora, non esiste un modo condiviso per giudicare quale evento viene prima e quale dopo. Ordinare in modo certo è impossibile. Come accennato sopra, il consenso di Nakamoto è il modo in cui Bitcoin batte
costantemente il tempo. La struttura degli incentivi del sistema produce un probabilistico, orologio decentralizzato, utilizzando sia l’avidità che l’interesse personale dei partecipanti in competizione. Il fatto che questo orologio sia impreciso è irrilevante perché l’ordine degli eventi è alla fine univoco e può essere verificato da chiunque.

Grazie alla proof-of-work, sia il lavoro che la convalida del lavoro sono radicalmente decentralizzate. Tutti possono unirsi e andarsene a piacimento, e tutti possono convalidare tutto in ogni momento. Non solo quello, ma tutti possono convalidare lo stato del sistema individualmente, senza dover fare affidamento su qualcun altro per la convalida.

Comprendere la proof-of-work richiede tempo. È spesso controintuitivo, e sebbene le regole siano semplici, portano a fenomeni piuttosto complessi. Per me, cambiare la prospettiva sul mining è stato di aiuto. Utile, non inutile. Validazione, non calcolo. Tempo, non blocchi.

Bitcoin mi ha insegnato che dire l’ora è complicato, soprattutto se sei in un ambiente decentralizzato.

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